Pavimentazione
Autore Giovanni de’ Rettori da Milano (?)
Titolo Lastra tombale terragna di Francesco da Lucoli
Data 1492 (?)
Collocazione Pavimento, subito alla sinistra dell’ingresso principale alla basilica
Stato di conservazione Buono
Materia e Tecnica Pietra bianca, bassorilievo
Iscrizioni HIC REQUIESCIT CORPUS MAGNIFICI ET PRESTANTISSIMI MILITIS DOMINI FRANCISCI LUCULLI DE AQUILA QUI FUIT VIR PRUDENS IN OPERE ET SERMONE. A.D.M.C.C.C.C.[?]. HOC OPUS FECIT MAGISTER IOHANES D[?] ROTTORUS DE M[?]O> Qui riposa il corpo del magnifico ed eccellentissimo soldato Signor Francesco di Lucoli dell’Aquila che fu uomo prudente nel lavoro e nella parola, anno del signore 14[…]. Maestro Giovanni d[?] Rettori di M[?]o fece quest’opera.
Autore Ignoto
Titolo Lastra tombale terragna
Data Non nota
Collocazione Pavimento, subito alla destra dell’ingresso principale alla basilica
Stato di conservazione Buono
Materia e Tecnica Pietra bianca, bassorilievo
Autore Ignoto
Titolo Lastra tombale terragna di Nicola di Rocca di Corno
Data 1494
Collocazione Pavimento, ultima campata della navata sinistra
Stato di conservazione Buono
Materia e Tecnica Pietra bianca, bassorilievo
Iscrizioni DOMINUS NICOLAUS DE ROCCA DE CORNU DECRETORUM DOCTOR CLARISSIMUS PREPOSITUS ECCLESIE SANTE IUS[…] BANZANO ANNO DOMINI MCCCCLXXXXIIII > Signore Nicola di Rocca di Corno dottore in diritto famosissimo preposto della chiesa di Santa Giusta a Bazzano anno del Signore 1494.
Descrizione
La pavimentazione presenta un’alternanza di pietre bianche e rosse provenienti dalle cave di San Silvestro, disposte a formare motivi decorativi che giocano sul contrasto cromatico; se c’è predominanza di rosso nelle navate laterali, la centrale esibisce una successione di bianchi a scandire le campate e forma una stella al centro, giusto in corrispondenza del trigramma bernardiniano del soffitto di Mosca. La stella è circondata da un motivo a cerchi concentrici, con il più esterno che si dirama in quattro bracci a formare una croce. Più complesso si presenta il pavimento sotto la cupola, dove un’alternanza di raggi e scacchiere confluisce anche qui in una sorta di stella, posizionata in asse con la lanterna della cupola.
Degne di nota risultano poi tre lastre terragne – ciò che rimane delle sepolture antiche che dovevano essere ben più numerose – due delle quali presentano iscrizioni che garantiscono il riconoscimento quantomeno del defunto.
Subito a sinistra dell’ingresso si trova la tomba di Francesco da Lucoli, giurista e sodale di Pietro Lalle Camponeschi, morto, prestando fede alle cronache, in seguito a torture dovute alla precedente condotta filoangioina del Camponeschi. Le iscrizioni risultano molto lacunose, il testo dunque si deduce al meglio consultando le fonti, sebbene incertezze permangano sulla data e sull’autore della lastra. Le fonti ottocentesche, come il Leosini, il Bindi e la Bonafede sembrano concordi sull’attribuzione dell’opera a Giovanni Tortoforo di Meo, come pure, nel 1950, Di Virgilio. La data risulta mai chiara e sempre differente tra i vari autori; quella del 1492, così come una nuova proposta di paternità per la lastra – ossia quella di Giovanni de’ Rettori da Milano, scultore tardogotico fuor di data che lavora a L’Aquila sotto il vescovo Amico Agnifli – si ricavano da Chini (1954) e sembra confermare il nome anche la, difficoltosa, lettura dell’epigrafe.
La seconda tomba è situata pure all’ingresso, ma sulla destra, ed è in questo caso del tutto priva di iscrizioni; indicativo potrebbe dunque rivelarsi per eventuali identificazioni lo stemma con leone rampante. Uno stemma analogo doveva essere quello del segretario di Margherita d’Austria, Nuccio Sirigatti, morto a L’Aquila, ma pure suggestiva risulta l’ipotesi che possa trattarsi piuttosto di Mariangelo Accursio, umanista, filologo ed archeologo particolarmente versato nella ricerca epigrafica, morto nel quinto decennio del XVI secolo e sepolto, secondo le fonti, proprio in San Bernardino, il cui stemma presentava un leone rampante affiancato dall’aquila imperiale (quest’ultima su concessione di Carlo V).
La terza tomba si colloca nella navata sinistra, subito dopo la Cappella del Rosario, a ridosso della cupola. Il defunto, raffigurato con un libro aperto, è circondato da iscrizioni che ce ne garantiscono il riconoscimento come Nicola di Rocca di Corno, preposto di Santa Giusta a Bazzano ed umanista, ma anche un preciso appiglio cronologico per la realizzazione della lastra, il 1494.
Bibliografia di riferimento
Alfonso Dragonetti, Le vite degli illustri aquilani, Francesco Perchiazzi Editore, Aquila 1847, pp. 11-30.
Angelo Leosini Monumenti storici artistici della città di Aquila e i suoi contorni colle notizie de’ pittori architetti ed altri artefici che vi fiorirono, Francesco Perchiazzi Editore, Aquila 1848, p. 199.
Angelo Signorini, L’archeologo nell’Abruzzo ulteriore secondo ovvero Prospetto storico intorno i monumenti antichi e moderni, le vicende civili e religiose, le scienze le lettere e le arti belle della provincia e città di Aquila, Tipografia Grossi, Aquila 1848, p. 220.
Teodoro Bonanni, La guida storica della città dell’Aquila e dei suoi contorni, Stabilimento tipografico Grossi, Aquila 1874, p. 50.
Vincenzo Bindi (1883), Dizionario degli artisti abruzzesi, REA Edizioni, L’Aquila 2010, p. 93 e p. 223.
Matilde Oddo Bonafede, Guida della città dell’Aquila, Tipografia Aternina, L’Aquila 1888, pp. 51-52 e p. 131.
Nunzio Federico Faraglia, La chiesa primitiva e il monastero di S Bernardino nell’Aquila, Ditta Tipografica Editrice Vecchi, Trani 1912, p. 60.
Lorenzo Di Virgilio, La Basilica di S. Bernardino a L’Aquila. Storia ed arte, Arte della Stampa, L’Aquila 1950, pp. 146-153.
Mario Chini, Silvestro Aquilano e l’arte in Aquila nella II metà del sec. XV, La Bodoniana, Aquila 1954, p. 130.
Umberto Chierici, La Basilica di San Bernardino a L’Aquila, Stampa Spiga, Genova 1969, pp. 44 e 46.
La Basilica di San Bernardino, Soprintendenza ai B.A.A.A.S. per l’Abruzzo, L’Aquila 1987, pp. 37-40 e 64-66.
Il restauro della Cappella di San Bernardino all’Aquila, a cura di Maurizio d’Antonio e Michele Maccherini, CARSA, Pescara 2018, p. 63.
Maurizio D’Antonio e Michele Maccherini, La basilica di San Bernardino all’Aquila e i suoi tesori d’arte, CARSA, Pescara 2020, pp. 21-22.
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