Cappella e Mausoleo di S. Bernardino
Autore Silvestro dell’Aquila (metà XV secolo-1504), Angelo di Marco (1483-?) e Salvato Romano (1463-prima metà del XVI secolo)
Titolo Mausoleo di San Bernardino
Data 1497 ca.-1505
Collocazione Cappella di San Bernardino
Stato di Conservazione Buono
Tecnica e materia Scultura in pietra bianca e pietra rossa
Il mausoleo in pietra bianca contenente le esequie di San Bernardino da Siena, che venne commissionato da Jacopo di Notar Nanni a Silvestro dell’Aquila e alla sua bottega alla fine del Quattrocento per sostituire l’originale altare a cassa, rappresenta l’apice della produzione del maestro aquilano. I lavori cominciarono all’incirca nel 1497 e si conclusero nel 1505.
Al centro – attraverso la grata – è possibile osservare l’urna e il corpo del santo francescano.
In quest’opera si riconoscono sia i fondamenti fiorentini della formazione di Silvestro, sia gli stilemi urbinati e romani che lo ispirarono.
Autore Girolamo Cenatempo (XVII secolo-XVIII secolo)
Titolo Gloria del nome di Gesù, Virtù teologali e Virtù francescane
Data 1709-1711
Collocazione Cappella di San Bernardino
Tecnica e materia affresco
Autore Bernardo (1682-?) e Baldassarre Ferradini/Ferrandini (1695-?)
Titolo Decorazioni in stucco – Balaustra in marmo
Data 1711
Collocazione Cappella di San Bernardino
Tecnica e materia stucco – Marmo rosa, giallo e verde; intarsio e scultura
La cappella è rivestita attualmente dagli apparati decorativi di inizio Settecento, realizzati a seguito degli ingenti danni causati dal sisma del 1703.
La volta affrescata è opera del pittore napoletano Girolamo Cenatempo, il quale si firma in basso lievemente a sinistra accanto alla data di commissione ed inizio dei lavori, il 1709.
La maggior parte degli ornamenti in stucco, ormai tendenti ad un’eleganza ed una semplicità lontane dalla sovrabbondanza barocca, sono da riferirsi ai Ferradini da Como, pure autori del completamento della balaustra d’accesso. Solamente il rilievo con Le tre mitre rimane della precedente fodera seicentesca, realizzata sui disegni di Francesco Bedeschini.